10 CONSIGLI ECOLOGICI PER IL BUCATO

Ci siamo mai chiesti quanto inquiniamo con il bucato? 
Ecco i trucchi più semplici e i consigli saggi, anche quelli della nonna, per ottenere un bucato perfetto senza inquinare.

1 - Sporcarsi meno

sembra una raccomandazione per bambini, in realtà spesso serve anche agli adulti ricordare che prestare attenzione mentre si cucina o mentre si mangia, ed in generale, avere cura della pulizia del proprio abbigliamento, è la migliore soluzione contro le macchie difficili! Usare il grembiule per cucinare, comportarsi con civiltà a tavola, usare abbigliamento da casa quando si fanno le pulizie o lavori di giardinaggio, bricolage, meccanica o altro.
vino rovesciato
Sporcare meno è sempre la migliore soluzione.

 2 - Mettere a mollo i capi più sporchi

il segreto ecologico per avere tovaglie, tovaglioli e strofinacci perfettamente puliti, non è usare enormi quantità di detersivo, bensì lasciare questi capi a bagno in acqua calda (anche bollente se il tessuto lo permette) e sapone di marsiglia, per alcune ore o ancora meglio, tutta una notte. Dopodiché mettere in lavatrice ed effettuare il solito lavaggio con capi di colore e tessuto simile.
ammollo bucato
mettere a bagno gli indumenti per togliere le macchie

3 - Prestare attenzione alla temperatura

la maggior parte dei nostri capi da lavare non sono estremamente sporchi, spesso si tratta al massimo di sudore o piccole macchie, in questi casi, lavare a 30° o 40° è la scelta migliore per preservare a lungo gli elastici e i colori, riducendo i consumi e preservando l’ambiente. In caso di lenzuola molto usate, tovaglie e strofinacci che già sono stati a mollo, asciugamani, indumenti da lavoro o grembiulini di scuola, la temperatura più adatta può essere 60°.
Solamente in caso di bucato sporchissimo usare lavaggi a 90°.
Manopola lavatrice
prestare attenzione alle temperature

4 - Non usare ammorbidente

l’ammorbidente è il più inquinante e inutile, se non dannoso, tra i prodotti che abitualmente utilizziamo per il bucato. È un sequestrante dei metalli pesanti, causa infatti l’intossicazione della fauna acquatica; la morbidezza che dona al bucato è data unicamente dalla differenza di polarizzazione che crea, non da un lavaggio più delicato e da maggiore salute delle fibre dei tessuti; la sua presenza crea una patina sulla superficie dei capi lavati, che li rende più attraenti per la polvere e lo sporco, infatti la sua presenza su un capo lavato non è altro che una patina di sporco che attrae altro sporco: tutto l’opposto di ciò che ci trasmette il suo profumo idilliaco, vero? Il modo migliore per avere un bucato morbido è lavarlo con un detersivo naturale e dunque più delicato, usare temperature più basse ed aggiungere un po’ di aceto, di acido citrico o di bicarbonato al lavaggio.
al posto dell'ammorbidente usare l'aceto

5 - Asciugare al sole

non sempre è possibile ma se lo fosse, meglio di questo non c’è per rendere il bucato igienizzato e profumato. Se non abitate a ridosso di una strada molto trafficata, non esitate a stendere fuori, nulla come il sole ha proprietà igienizzanti e deodoranti.
stendere al sole: disinfetta e sbianca naturalmente

6 - D’inverno…stirare

ebbene sì, anche stirare ha una sua utilità pratica oltre che estetica, oltre a rendere gli indumenti più ordinati nei cassetti, soprattutto d’inverno, quando c’è umidità nell’aria e quando l’asciugatura è difficile, stirare è un ottimo modo per uccidere i germi e togliere umidità ai capi non perfettamente asciutti. Se vogliamo togliere umidità dobbiamo evitare il vapore, se invece vogliamo solo igienizzare, il vapore ci aiuta moltissimo a togliere dai capi ogni residuo microrganismo sensibile alle alte temperature.

7 - Stendere accuratamente e ritirare il bucato con ordine

per avere un bucato perfetto e non dover lavare più volte lo stesso capo, occorre stenderlo bene, in modo che l’asciugatura sia perfetta, se possibile stirarlo e metterlo a posto appena asciutto: le pile di bucato pulito abbandonate in giro per la casa attraggono polvere e rendono il bucato sporco ancor prima di averlo piegato!
panni stesi...pioverà?

8 - Riempire al giusto livello la lavatrice

una lavatrice quasi vuota è uno spreco di energia e di sapone, una lavatrice troppo piena…anche: perché dovremo rilavare tutto visto che probabilmente sarà ancora tutto sporco o puzzolente. Non riempire spingendo i capi dentro come in una pressa, ma neanche lasciare metà spazio del cestello vuoto, un giusto riempimento evita sprechi e dona bucato pulito e impeccabile anche con basse temperature e la giusta quantità di sapone.

9 - Controllare i capi prima di metterli in lavatrice

verificare che le tasche delle giacche e dei pantaloni siano vuote. Fazzoletti di carta, monete, penne, caramelle, soldi: quando una di queste cose finisce nel lavaggio, lo vanifica rendendo bucato e lavatrice sporchi e sprecando energia. Mettere a rovescio gli indumenti che possono sbiadire, chiudere in un sacchetto di tela gli indumenti delicati o che possono rovinare gli altri (es. reggiseni con ferretto o capi con velcro).
controllare le tasche...

10 - Leggere con attenzione le etichette dei capi

usare la giusta temperatura e gli accorgimenti corretti per ogni capo consente di risparmiare energia e far durare più a lungo i nostri indumenti.

Claudia Ferretti

Claudia Ferretti - Comunicatrice, creator digitale e addetta stampa dell'Università di Genova. Creatrice di contenuti per i canali di comunicazione, si occupa di comunicazione scientifica e ambientale. Redattrice della rivista scientifica online dell’Università di Genova: UniGe.Life, uno spazio per notizie, approfondimenti, eventi, ricerca e divulgazione scientifica. Da 15 anni animatrice di questo blog: GliAlchimisti, un punto di riferimento per la vita sostenibile e l’autoproduzione. Coautrice di un libro sull'autoproduzione del sapone: Sapone Naturale, edito da LSWR, autrice di un libro per bambini su sapone e sostenibilità: Facciamo il sapone e proteggiamo il mare, edito da PubMe collana GemmaViva e di diversi articoli e pubblicazioni in tema di autoproduzione e sostenibilità ambientale.